Coronavirus in Italia, il bilancio dei morti nel nostro Paese
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Coronavirus, 12 vittime in Italia

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Coronavirus, prime vittime in Italia. Un uomo di 77 anni è deceduto a Monselice, in provincia di Padova. Zaia: “Siamo preoccupati”.

Coronavirus, primi morti in Italia. E’ un febbraio molto difficile per il nostro Paese con il virus che ha colpito in particolare il nostro Paese (tutti gli aggiornamenti in tempo reale).

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Arriva nella serata del 23 febbraio la notizia della terza vittima del Coronavirus. Si tratta di una donna ricoverata al reparto di Oncologia a Crema. Secondo decesso in Lombardia dopo quello della signora trovata senza vita nel proprio appartamento.

Nel pomeriggio del 24 febbraio il bilancio è stato aggiornato a 7 vittime. Gli ultimi tre decessi sono stati registrati in Lombardia.

Al 26 febbraio il Capo della Protezione Civile e commissario all’emergenza Borrelli ha annunciato tre decessi: il bilancio è di 12 vittime.

Coronavirus, la prima vittima a Padova

Si tratta di un signore di 77 anni morto per le complicazioni respiratorie dovute al Coronavirus. Nelle prossime ore il magistrato potrebbe autorizzare l’autopsia sul corpo dell’uomo per accertare meglio le cause della scomparsa.

La notizia del doppio contagio nel Padovano era arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì anche se i medici non si erano sbilanciati sulle condizioni dei pazienti. Per uno di loro qualche ora dopo il ricovero è stata constatata la morte.

Si tratta della prima vittima da Coronavirus nel nostro Paese con le autorità sanitarie che hanno iniziato tutte le verifiche del caso su parenti e amici. Nessun viaggio in Cina per le due persone che sono state contagiate in loco dopo essere entrati in contatto forse con turisti o cittadini che in passato hanno fatto un viaggio a Wuhan.

Coronavirus

Preoccupato il governatore Zaia

Preoccupazione in Veneto con il governatore Zaia che ha ordinato la chiusura delle scuole e degli esercizi commerciali a Vò Euganeo, il comune dove abitavano i due casi di Coronavirus.

Hanno avuto contatti in loco – ha precisato il presidente della Regione – non sono andati in Cina. Non sono il classico ‘caso sospetto’. Lavoriamo anche sul fronte dell’eventuale necessità di una struttura dedicata a eventuali contagiati, perché non sappiamo qual è l’entità del contagio“. Insomma, un’emergenza destinata ad aumentare con il numero dei possibili casi che potrebbe aggiornarsi nelle prossime ore visti i diversi controlli ancora in corso.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2020 10:04

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